Il Monte Pisano e le sue bellezze da non perdere
Non aspettatevi le altezze del Monte Bianco o i paesaggi del Cervino, ma allo stesso tempo lasciatevi sorprendere da terrazzamenti di olivi, boschi e colline piene di sorgenti e grotte, borghi medievali, pievi romaniche e ville storiche di pregio. Tutto questo è il Monte Pisano, un piccolo sistema montuoso tra le città di Lucca e Pisa che si estende anche su altri comuni della zona: Vecchiano, San Giuliano Terme, Calci, Vicopisano, Buti e Capannori.
Il Monte Pisano – che spesso si trova citato come Monti Pisani – è perfetto per chi cerca un turismo immerso nel verde o escursioni che facciano vivere appieno la lentezza di queste terre belle per natura e ricche di storia e di cultura. Pensate che lo troviamo anche nel 33° canto dell’Inferno della Divina Commedia, quando Dante scrive “il monte per che i Pisani veder Lucca non ponno”, cioè il monte che impedisce che le città di Lucca e Pisa si vedano da lontano. In effetti, il Monte Pisano sembra proprio dividere le pianure in cui sorgono queste due città. Su questa estensione di territorio troviamo sia strade asfaltate che collegano i paesi e i punti di interesse, sia sentieri e mulattiere da percorrere a piedi per apprezzare ancora meglio i panorami.
Le altezze dei Monti Pisani sono modeste: si va dal Monte Serra con 917 metri ai monti Cascetto (894 m), Spuntone di Santallago (870 m), Pruno (876 m), Faeta (831 m) e Verruca di soli 537 metri. Mentre la parte bassa troviamo vigneti e poi terrazzamenti di olivi, in quota ci sono castagneti, faggi, querce e pinete.
Dal punto di vista geologico, sembra che la formazione del Monte Pisano sia una delle più antiche d’Italia e anche che il luogo sia stato antropizzato fin dal paleolitico superiore. Qui vissero diverse popolazioni: etruschi, apuani o liguri e più tardi romani. Di questo passato rimangono resti di antichi castelli, pievi e insediamenti.
Ecco cosa non perdere assolutamente sul Monte Pisano.
Vicopisano e la Rocca del Brunelleschi
Vicopisano sorge su un colle alle pendici del Monte Pisano ed è caratterizzato dalla suggestiva Rocca del Brunelleschi del XV secolo e da numerose torri medievali, simbolo di un importante passato. Il borgo custodisce molti edifici interessanti dal punto di vista storico e architettonico oltre alla già citata Rocca: la pieve di Santa Maria, Palazzo Pretorio, 13 torri medievali e molto altro ancora, di cui vi abbiamo raccontato nel post dedicato.
La Rocca della Verruca
La Rocca della Verruca, importante struttura difensiva arroccata sull’omonima cima, fu l’ultimo baluardo difensivo della Repubblica Pisana contro l’espansionismo della Signoria fiorentina. Parte della struttura è sopravvissuta al tempo e da qui si può ammirare un ampio panorama che spazia dal mare fino ai confini della provincia di Pisa. La fortezza è raggiungibile attraverso tre percorsi, due dei quali si uniscono nel loro tratto finale: uno parte dalla Torre di Caprona, uno da Uliveto Terme e uno da Vicopisano.
La Certosa di Calci
Tra le bellezze indiscusse del Monte Pisano dobbiamo citare la Certosa di Pisa, anche conosciuta come Certosa di Calci. Fondata nel XIV secolo, si trova a circa una decina di chilometri da Pisa ed è uno straordinario complesso religioso ed ex monastero certosino. La Certosa è composta da vari edifici oggi visitabili: le celle, i chiostri, il refettorio, la chiesa, la biblioteca, la foresteria, la farmacia e molti altri ancora.
Oggi un’ala della certosa ospita il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, che vanta la più grande galleria di cetacei a livello nazionale e una serie di collezioni di reperti naturali di grande interesse scientifico. Ci sono anche il settore di Paleontologia con i dinosauri e la Galleria degli acquari. Abbiamo dedicato un post intero a Calci.
Chiesa e monastero di di Santa Maria di Mirteto
Nel comune di San Giuliano Terme di trova la località Mirteto, alle pendici del monte Conserva. Qui incontriamo un antico borgo monastico attestato fin dal 1150. Purtroppo oggi la chiesa e il monastero sono in stato di abbandono, ma malgrado il tempo sono ancora individuabili l’assetto medievale, la chiesa, gli annessi monastici e antiche abitazioni, granai e il frantoio.
L’Eremo di Rupecava
Nei secoli passati, il Monte Pisano con le sue grotte e i suoi anfratti si prestava perfettamente per una vita raccolta e silenziosa da eremita. Tra le testimonianze di questo passato c’è anche l’Eremo di Rupecava, sopra il paese di Molina di Quosa. La costruzione sembra antecedente al XI secolo, prima come luogo di tradizione pagana, poi eremo, poi abitata da frati. Il convento rimase abitato da un eremita, che in completa solitudine vi rimase fino alla metà dell’ottocento e dove morì lasciando completamente disabitato ed in stato di abbandono Rupecava. Il luogo è ammantato di leggenda perché nelle grotte del luogo si celebravano riti per gli dei pagani Bacco e Pan. Oggi l’eremo è una proprietà privata in stato di abbandono.
La Via degli Acquedotti
La Via degli Acquedotti è un percorso di 23 chilometri che collega Lucca e Pisa e che passa attraverso il Monte Pisano passando dal valico di Campo di Croce. In questo percorso, oltre alle bellezze paesaggistiche, si possono ammirare due importanti acquedotti: l’Acquedotto del Nottolini a Lucca e quello Mediceo di Pisa.
Nel 1822, Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca, deliberò la costruzione dell’acquedotto è affidò tale compito al regio architetto Lorenzo Nottolini. Oggi, anche se l’acquedotto non è più in funzione, è ancora architettonicamente integro e bellissimo da ammirare e fotografare. L’Acquedotto Mediceo, attivo tra il XVII e il XX secolo, attraversa ancora oggi la campagna da Asciano Pisano a Pisa.
Conoscevate già questi posti?
Foto di copertina: ARPAT