Un giorno a San Miniato partendo da Pisa

Un giorno a San Miniato partendo da Pisa

San Miniato è un comune situato a metà strada tra Pisa e Firenze, oltre a essere una città di grande interesse storico, artistico e culinario da inserire nei luoghi da visitare durante un viaggio in provincia di Pisa. Perfetta per una gita di un giorno anche soggiornando all’Hotel la Pace, San Miniato merita tutto l’anno, ma ancor più nel periodo autunnale, quando va in scena l’evento più atteso: la Mostra Mercato del Tartufo Bianco, manifestazione conosciuta in tutta Italia.

Il borgo di San Miniato racchiude molti punti d’interesse e può essere girato comodamente a piedi. Situato lungo il percorso della Via Francigena, San Miniato vanta una storia lunga secoli, ancora visibile nel suo centro storico. In questo post vi portiamo alla scoperta della destinazione che è anche un importante centro economico e industriale del Distretto del cuoio e città slow food, oltre a darvi tutte le informazioni pratiche per aiutarvi a organizzare una gita fuori porta da Pisa.

Da Pisa a San Miniato: come arrivare

Per chi viaggia con i mezzi pubblici, San Miniato è facilmente raggiungibile con una combinazione di treno e autobus urbano. Pisa, infatti, è collegata con la stazione ferroviaria San Miniato-Fucecchio da frequenti treni regionali, a cui va aggiunto l’autobus urbano (linea 320) per il centro storico dalla località San Miniato Basso, dove si trova la stazione (Piazza Dante).

Chi si sposta con mezzi propri potrà raggiungere San Miniato con circa 40 minuti di auto, percorrendo la superstrada FI-PI-LI e uscendo a San Miniato. L’uscita si trova nell’abitato di San Miniato Basso, distante soltanto un paio di chilometri dal centro storico in posizione rialzata.

Foto di Jacqueline Pogg

Cosa vedere a San Miniato in giornata

Duomo di San Miniato

La cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, conosciuta anche come il duomo di San Miniato, è il luogo di culto più importante della città e si trova su una piazza rialzata con una splendida vista sulla valle dell’Arno. La costruzione del duomo iniziò nel XII secolo nel cuore del nucleo antico del paese. All’esterno si presenta con una facciata in mattoni rossi con tre portali risalenti al Cinquecento, all’interno troviamo una pianta a croce latina divisa in tre navate e decorazioni barocche oltre a importanti sculture e pitture. Il campanile esterno è conosciuto anche come torre di Matilde, poiché secondo un’antica leggenda è qui che nacque Matilde di Canossa. Se amate l’arte non perdetevi il Museo diocesano di Arte Sacra all’interno dell’antica sagrestia accanto al Duomo.

SailkoCC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Palazzo Vescovile

Il Palazzo Vescovile di San Miniato, ossia un l’edificio in cui tutt’oggi vive il vescovo, è una elegante costruzione la cui struttura originaria risale al XIII secolo. È caratterizzata da due torri, denominate torre Palleoni e torre dei Capitani del Popolo, e da due facciate, una su Piazza Duomo e una su piazza della Repubblica.

Seminario vescovile di San Miniato

Sempre in Piazza della Repubblica troviamo il Seminario vescovile di San Miniato, un edificio inconfondibile per la bella e caratteristica facciata poliedrica affrescata con motti religiosi in latino. Fu costruito a partire dal 1650 a seguito della decisione di rendere San Miniato sede vescovile e ospitava i chierici in formazione. Ha una forma particolare (ossia i suoi muri esterni non sono dritti) perché è stato costruito seguendo l’andamento delle antiche mura del castello di San Miniato e le botteghe artigiane trecentesche ancora visibili al piano terra.

Davide Papalini, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0, via Wikimedia Commons

Rocca di Federico II

A breve distanza da Piazza del Duomo si raggiunge la sommità del colle su cui un tempo sorgeva il castello voluto dall’imperatore Federico II nell’XI secolo. La rocca, così come altre strutture di epoca medievale, fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi rimane visibile solo la torre, che venne ricostruita in maniera molto accurata nel 1958 e che costituisce uno dei simboli di San Miniato. È possibile salire sulla cima della torre e se non soffrite di vertigini vi consigliamo di farlo! Da lassù, infatti, c’è un vista panoramica eccezionale che spazia dal Valdarno alle colline volterrane, dagli Appennini fino al mare.

Sul sito di Valdarno Musei ci sono le informazioni sugli orari di visita.

I, SailkoCC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Chiesa del Santissimo Crocifisso

Rimaniamo nel centro di San Miniato per visitare una delle chiese barocche più importanti, la chiesa del Santissimo Crocifisso costruita nei primi anni del Settecento per conservare un crocifisso risalente al XIII secolo che era ritenuto miracoloso. All’esterno è caratterizzata da una bella scalinata al cui centro si trova un’opera di Francesco Baratta, una statua del Cristo Risorto, mentre all’interno si possono ammirare affreschi e stucchi su quasi tutte le pareti.

Chiesa di San Domenico

Dall’esterno si presenta con molta sobrietà e con una facciata incompiuta ma all’interno custodisce meraviglie: stiamo parlando della Chiesa di San Domenico, che si affaccia su Piazza del Popolo. Dentro troviamo svariate opere pittoriche e scultoree di pregevole fattura come la Madonna col Bambino, santi e committenti attribuita al Maestro di San Miniato e l’Annunciazione di Giovanni della Robbia.

San Miniato, chiesa di San Domenico – Annunciazone di Giovanni della Robbia – Foto di Jacqueline Poggi

Monastero di Santa Chiara

Terminiamo questa carrellata di opere religiose di interesse a San Miniato con l’ex monastero di Santa Chiara, un sobrio edificio in mattoni rossi risalente al XIV secolo. Oggi è sede del Conservatorio omonimo e della Scuola Magistrale ed è possibile visitare la chiesa antistante l’ex monastero che custodisce diverse opere di pregio.

San Miniato e il tartufo

Il tartufo di San Miniato o tartufo bianco delle colline sanminiatesi è il grande protagonista della Mostra Mercato del Tartufo bianco di San Miniato, manifestazione che si svolge gli ultimi tre fine settimana di novembre dal lontano 1969.

In programma come ogni anno c’è un ricco calendario di iniziative che si svolgono per le strade del centro storico, dove si può assaggiare e acquistare il pregiato tartufo presso gli stand degli espositori.

Foto di copertina: LigaDue su Commons Wikimedia CC BY-SA 4.0